Píseň: Civilta

Interpret:
Renato Zero
Album:
La Coscienza Di Zero
Dov’è un uomo senza più battaglie,
Dov’è un uomo senza più medaglie,
Dov’è un uomo,
Che la vita non sceglie.
Dov’è un uomo senza più montagne,
Dov’è un uomo senza più menzogne,
Dov’è un uomo,
Che l’amore non coglie.
Se quel frutto ha finito
Di essere proibito e…
Guarda me che non ho più un pensiero una mente e..
Guarda me che non ho più neanche un nome decente,
Che ho vissuto per niente,
Che ho rubato un po’.
Io con fatica ho costruito questo mondo mio,
Sugli errori ed i motori di una strana civiltà,
Che ha per volto i miei rimorsi e brucerà,
C’è chi da sempre ha violentato la mia volontà,
È l’amore o forse il tempo,
Chi per me deciderà,
Chi per ultimo quel filo spezzerà.
Chissà cos’è un uomo senza più la strada,
Cos’è un uomo senza più una meta,
Cos’è un uomo,
Che a qualcosa non ceda.
Cos’è un uomo senza il suo coraggio.
Un guerriero senza tatuaggio.
Cos’è un uomo che ricatta la sorte,
E imbrogliando la morte ancora nascerà…
E sono io che vivo ormai dei miei giorni contati,
Che faccio sogni sbiaditi,
Che ho paura anch’io.
E sono io che vado via solo,
Con queste mani ad arginare i confini tra il vero e l’irreale.
Io sull’orgoglio ho costruito questo mondo mio,
E le formule le valvole di una strana civiltà,
Paradiso di sciacalli, avanzo di bordelli io,
Io quell’uomo un animale un giocoliere io.
Io che trucco le mie carte e sfotto il mio destino io,
Senz’ali ho già sconfitto il vento ed io… ho vinto!


Dov’è un uomo senza più battaglie,
Dov’è un uomo senza più medaglie,
Dov’è un uomo,
Che la vita non sceglie.
Dov’è un uomo senza più montagne,
Dov’è un uomo senza più menzogne,
Dov’è un uomo,
Che l’amore non coglie.
Se quel frutto ha finito
Di essere proibito e…
Guarda me che non ho più un pensiero una mente e..
Guarda me che non ho più neanche un nome decente,
Che ho vissuto per niente,
Che ho rubato un po’.
Io con fatica ho costruito questo mondo mio,
Sugli errori ed i motori di una strana civiltà,
Che ha per volto i miei rimorsi e brucerà,
C’è chi da sempre ha violentato la mia volontà,
È l’amore o forse il tempo,
Chi per me deciderà,
Chi per ultimo quel filo spezzerà.
Chissà cos’è un uomo senza più la strada,
Cos’è un uomo senza più una meta,
Cos’è un uomo,
Che a qualcosa non ceda.
Cos’è un uomo senza il suo coraggio.
Un guerriero senza tatuaggio.
Cos’è un uomo che ricatta la sorte,
E imbrogliando la morte ancora nascerà…
E sono io che vivo ormai dei miei giorni contati,
Che faccio sogni sbiaditi,
Che ho paura anch’io.
E sono io che vado via solo,
Con queste mani ad arginare i confini tra il vero e l’irreale.
Io sull’orgoglio ho costruito questo mondo mio,
E le formule le valvole di una strana civiltà,
Paradiso di sciacalli, avanzo di bordelli io,
Io quell’uomo un animale un giocoliere io.
Io che trucco le mie carte e sfotto il mio destino io,
Senz’ali ho già sconfitto il vento ed io… ho vinto!